Ponte Morandi, le intercettazioni: “Noi abbiamo lavorato come c’han sempre detto… ovvero alla c…”.
Arrivano dalle colonne de il Secolo XIX nuove intercettazioni sul caso del drammatico crollo del Ponte Morandi, una ferita ancora aperta nella storia dell’Italia. E una storia ancora aperta per quanto riguarda l’iter giudiziario.
Il 10 marzo riprenderà l’udienza sulle intercettazioni che saranno ammesse al processo sul crollo del Ponte Morandi. Il nodo è legato al fatto che, secondo la difesa, non sarebbe possibile stabilire quali conversazioni tenere e quali escludere dal processo.
Le intercettazioni sul Ponte Morandi: “Un ponte lo vai a vedere di giorno, non vai di notte con le lampade”
In una intercettazione del 29 ottobre 2018, un tecnico della Spea parla con un collega e si lamenta dei controlli commissionati.
La Spea è la società incaricata della manutenzione del Ponte Morandi. Società che rientra nel gruppo dei Benetton.
“Noi abbiamo lavorato come c’han sempre detto… ovvero alla c… perché se va a vedere un ponte di giorno… eh ci siamo mai andati di giorno? No… perché non han chiuso prima? Per il traffico, eh beh, chiudi tre ore e ci vai… Cioè, vai a vedere un ponte di notte? Chiudi e lo vai a vedere di giorno, non vai di notte con le lampade“, si lamenta il tecnico parlando con il suo collega nell’intercettazione riportata da il Secolo XIX.
“Mandavano i ciechi a fare le ispezioni”
Non cambia la musica nelle intercettazioni dei dirigenti di Autostrade per l’Italia.
“Ma io non so… cosa mandavano i ciechi! mandavano i ciechi a fare ispezioni questi! I ciechi!”, si lamenta il responsabile delle manutenzioni.